lunedì 28 dicembre 2009

Natale in campagna


Avere venti gradi di temperatura nel giorno di Natale è davvero un'esperienza curiosa. Intendo dire che il freddo e la neve sono elementi del rito stesso della festa e la loro assenza sembra diminuirne il fascino. Questo inconsueto favore del clima, però, ha favorito le attività all'aria aperta e mentre molti si sono regalati belle passeggiate sul lungomare di Santo Spirito, io, neanchè a dirlo, ho trascorso la mattinata in campagna in compagnia della mia eroica bicicletta di nome Giulia. L'aria era primaverile, gli ulivi argentei e maestosi ed i muretti di pietre a secco apparivano bianchissimi per la intensa luce che il sole proiettava su di loro. Mi sono rilassata moltissimo. Torre di Spoto era in gran forma e sui davanzali delle sue finestre i passeri cantavano al sole. Bellissimo. Purtroppo devo segnalare che la grande cisterna pubblica denominata "pescara tre delle cinque" ubicata sulla via di Cela, a breve distanza da Torre di Spoto, si trova in condizioni di abbandono e versa in uno stato di rovina. Naturalmente non si tratta dell'unico scempio che ho incontrato sulla strada. La stessa Torre di Cela non se la passa bene e la Torre Carrieri che si trova in corrispondenza dell'incrocio per Torre di Spoto è pressochè diroccata. Certamente il triste primato del degrado spetta alla settecentesca villa de Ilderis, ubicata nelle vicinanze, che versa in uno stato di gravissimo degrado. Come ho già scritto in altri post, questo sembra l'inesorabile destino dei beni architettonici che si trovano nelle nostre campagne. Che peccato, però. Davvero non c'è niente da fare?